Il paese di Montemerano si trova al centro di una campagna caratteristica dell’entroterra Toscano. I pianetti di Montemerano, conosciuti sia per gli scavi paleontologici che archeologici, sono una delle mete più conosciute dagli storici e gli archeologi della zona.
Vista del paese di Montemerano.
Situato sulle colline nell’entroterra maremmano verdeggiante, Montemerano – frazione del comune di Manciano – è un ottimo punto di partenza per l’esplorazione della regione a sud e a est di Grosseto. In breve tempo infatti si possono raggiungere le spiagge del Tirreno, il lago di Bolsena, il monte Amiata, la laguna di Orbetello con le spiagge della Feniglia e della Giannella, e il promontorio dell’Argentario.
Poco distanti dal luogo è possibile trovare anche una serie di celebri località e attrazioni:
- La Val d’Orcia e Val d’Arbia in terra di Siena;
- Le città etrusche di Tuscania e Tarquinia;
- I siti archeologici del viterbese.
Molto vicini sono anche:
- la Cisterna romana del Castellum Aquarum di Poggio Murella;
- Il Castello di Manciano, dalla cui torre si gode un meraviglioso panorama sulla Maremma;
- Il Borgo di Saturnia, con il tratto della romana via Clodia che scende da Porta Romana.
Dicerorhinus hemitaechus (rinoceronte), una mandibola di jaena (iena), un astragalo, una falange e un frammento di omero di Bos.
Lavori in cava a Pianetti di Montemerano
I lavori di cava presso Pianetti di Montemerano sono spesso occasione di nuovi rinvenimenti unici e molto importanti, sia dal punto di vista paleontologico che archeologico, la cui segnalazione spesso è dovuta all’interesse di appassionati del settore che ne salvano i resti dalla certa distruzione.
La cava di travertino dei Pianetti di Montemerano è un classico esempio di questo tipo di circostanze: pur non essendovi mai stato effettuato alcuno scavo archeologico, sono stati consegnati alla soprintendenza, a più riprese, numerosi materiali; oltre al nucleo conservato al Museo di Grosseto , costituito da reperti databili al Neolitico e all’età del Bronzo, sono da ricordare alcuni resti paleontologici presenti in questo museo: si tratta di alcuni denti di Dicerorhinus hemitaechus (rinoceronte), una mandibola di jaena (iena), un astragalo, una falange e un frammento di omero di Bos.