Cerreto Piano tenuta che costeggia l’antica strada dei Salaioli, chiamata così perché attraverso di essa passava il mercato del sale che dal mare giungeva sino all’antica porta di Scansano.

Nel silenzio di questo paesaggio, rimasto intatto per secoli, crescono ancora oggi i frutti di questa terra, che ogni anno ritroviamo nei vini prodotti a livello locale e con tecniche antichissime (per più informazioni a riguardo: Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma).

Gli scavi a Cerreto Piano

Cerreto Piano, oltre ad essere una meta rinomata per gli amanti del vino, è anche luogo di scavi archeologici molto importante per il periodo Neolitico.

Sono state raccolte da un privato, nell’area di una villa di epoca romana, alcune punte di freccia di tipologia altrimenti non attestata in Toscana e forse quindi portate in zona dall’antico proprietario della villa che le aveva trovate altrove.

 Pugnale in selce deposto all'interno di una tomba etrusca del periodo Neolitico nella località di Ponte della Strega.

 Pugnale in selce deposto all’interno di una tomba etrusca a Fonte della Strega.

Si tratta di un’eventualità tutt’altro che remota se si considera che dall’antichità fino al secolo scorso gli utensili litici preistorici erano considerati oggetti magici.

Si pensi alle punte di freccia eneolitiche, montate in bronzo e usate come ciondoli, rinvenute in una stipe votiva etrusca nell’area di Civita Castellana.
O, per rimanere in zona, al pugnale in selce deposto all’interno di una tomba etrusca in località Fonte alla Strega, nell’area di Saturnia. Ancora, nel secolo scorso, specie nelle campagne, si riteneva che le cosiddette “pietre del fulmine” fossero un potente amuleto contro il malocchio e protegge dai fulmini.

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