Poggio Formica, piccola area di scavi archeologici, sorge vicino la splendida cittadina di Pitigliano dell’Area del Tufo, nel cuore della Maremma Toscana.

Questa cittadina è stata anche di recente nominata come uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club italiano.

Vista del paese di Pitigliano

Vista del paese di Pitigliano.

Arroccato su una rupe di tufo, il paese si erge imponente sulle valli dei torrenti del Lente, del Melata e del Prochio, offrendo una meravigliosa vista sulla natura circostante di quest’area della Maremma Toscana.

La storia di Pitigliano ha inizio in epoca antichissima.
Leggenda narra che la cittadina sia stata fondata da due cittadini romani, Petilio e Celiano.
In fuga da Roma, i due giovani giunsero nelle campagne qui vicine, cercando rifugio.

Qui fondarono una prima comunità, dalla quale poi si originò la città. Inizialmente questa prese il nome di Petiliano e divenne poi, nei secoli successivi, Pitigliano.

L’area di scavo di Poggio Formica

In località Valle Bocia, a Poggio Formica, furono rinvenute tra il 1916 e il 1925 tracce di tombe appartenenti a una necropoli rinaldoniana.

I materiali, un tempo conservati al Museo Civico di Pitigliano, non sono oggi più reperibili se non tramite documentazioni.

Alcuni oggetti sono però sopravvissuti a tale dispersione; tra gli altri, un vaso a fiasco, conservato nel Museo di Grosseto.

Un altro vaso a fiasco è stato recentemente riconosciuto tra i materiali attribuiti erroneamente alla necropoli di Corano, esposto nello stesso museo di Grosseto. Rinvenuto da un contadino durante l’impianto di una vigna in uno strato di terreno compatto a circa 50 cm di profondità.
Successivamente venne acquisito dal Museo Archeologico di Firenze a causa della sua particolare decorazione, a suo tempo creduta avere un valore grafico più che decorativo. 

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